Da anni l’informatica è parte integrante della nostra vita, e lo sviluppo della tecnologia mobile (smartphone & tablet) ha rafforzato ancora di più questa integrazione.
Che sia per lavoro o per svago ormai siamo iperconnessi con la rete e ci scambiamo direttamente o indirettamente una moltitudine di dati in periodi di tempo sempre più brevi.
Questa nuova era digitale ha portato molti vantaggi per gli utenti, ma purtroppo ci sono anche aspetti negativi di cui dobbiamo tenere conto, uno su tutti: l’impatto ambientale.
Solitamente associamo all’impatto ambientale l’inquinamento derivante da gas serra, gas di scarico delle auto, gli scarti derivanti dall’attività industriale etc. e non teniamo in considerazione il consumo energetico che negli ultimi anni ha raggiunto livelli esorbitanti.
Secondo un report dell’International Energy Agency (IEA) il consumo di elettricità da carbone è destinato a crescere nel 2021 a livello globale di circa il 3% sulla spinta di economie emergenti come India e Cina mentre le centrali a gas aumenteranno la loro produzione di circa l’1%, con un conseguente aumento delle emissioni di CO2 del settore energetico di circa il 2% il prossimo anno.
Stando sempre agli studi portati avanti dall’IEA, il consumo mondiale dell’energia potrebbe crescere di quasi il 50% tra il 2019 e il 2050.
In questo scenario, spinto anche dai provvedimenti presi a livello europeo con il green deal e dal movimento di protesta Fridays for Future (che ha portato il tema di un’economia sostenibile al centro dell’attenzione di politica e società) sta prendendo sempre più forza il concetto di Green IT.
Potremmo definire la Green IT come l’insieme di tutte quelle azioni che combinano progresso tecnologico e tutela dell’ambiente. Green IT è quindi sinonimo di un utilizzo della tecnologia a basso consumo di risorse, senza per questo inibire o limitare l’uso degli apparati tecnologici.
La Green IT comprende prodotti e servizi ecocompatibili per ogni fase del ciclo di vita, dalla fabbricazione allo smaltimento (esistono normative internazionali in questo senso, come l’europea RoHS, che vietano l’utilizzo ad esempio di piombo, mercurio, cadmio e alcuni materiali plastici).
A livello aziendale, la Green IT si pone come uno straordinario punto di svolta rispetto al recente passato diventando anche un fattore competitivo per tutte quelle strutture che decidono di dare una svolta ecologica alla propria infrastruttura IT.
Essere Green e soprattutto utilizzare prodotti Green IT permette di abbattere i costi operativi aumentando contemporaneamente la brand reputation a livello etico e sociale.
Possiamo individuare 4 punti cardine nella Green IT:
Green design (progettazione): nell’immediato futuro sarà fondamentale progettare computer, server, stampanti e tutte le altre tecnologie in modo che siano ad alta efficienza energetica ed eco-sostenibili.
Green manufacturing (produzione): anche la produzione di pc e, più in generale, di componenti elettroniche, deve ridurre al minimo l’impatto ambientale, attraverso l’uso di fonti energetiche rinnovabili, riducendo gli scarti.
Green use (utilizzo): apposite funzioni dei pc quali ibernazione e sospensione diminuiscono il consumo di elettricità, per uno uso eco-compatibile dei computer.
Green disposal (smaltimento): adeguate procedure di smaltimento e riciclo eco-friendly permettono di ridurre al minimo l’inquinamento.
Clicca qui se desideri approfondire