In arrivo una serie di misure per stimolare la transizione 4.0
All’inizio si parlava di Piano Nazionale Industria 4.0, modificato poi in Impresa 4.0 e ora diventato Transizione 4.0…i nomi sono diversi ma la sostanza non cambia, si tratta di una serie di misure per velocizzare il processo di digitalizzazione delle imprese italiane.
Il parlamento nel biennio 2016 2018 per stimolare l’economia interna e dare nuovo impulso alla politica industriale italiana ormai stagnante da anni causa crisi finanziaria, ha preso una serie di provvedimenti concernenti Innovazione, sostenibilità, investimenti delle PMI.
In seguito il governo Conte II, complice anche i disagi causati dalla pandemia, ha dovuto accelerare e adottare una nuova serie di incentivi (sottoforma di crediti d’imposta) per spronare e incoraggiare il processo di digitalizzazione delle imprese.
Questi incentivi che hanno sostituito iperammortamento e superammortamento contenuti nelle misure precedenti, sono rivolti a tutte le imprese di ogni ordine e grado e non sono soggetti a bandi e/o selezioni.
Il comma 1051 stabilisce i confini temporali del piano Transizione 4.0 che, troverà attuazione anticipata partire da Novembre 2020, precisamente dal 16 Novembre, e durerà due anni pieni, il 2021 e il 2022, per avere poi una coda di sei mesi fino al 30 Giugno 2023 in caso di ordini confermati entro fine 2022.
All’interno di questo pacchetto da 40 miliardi di euro, troviamo 6 distinti incentivi:
1. INVESTIMENTI 4.0
Recuperi dal 10% al 50% delle spese:
• il 50% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
• il 30% per investimenti oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro
• il 10% per investimenti oltre 10 milioni e fino a 20 milioni di euro
2. SOFTWARE 4.0
Recuperi il 20% delle spese con tetto a 1 milione di euro.
3. RICERCA E INNOVAZIONE
Recuperi dal 10% al 20% delle spese:
• il 10% per progetti di innovazione
• il 15% per progetti 4.0
• il 20% per l’attività di ricerca
(Il massimale è elevato a 4 milioni di euro per le attività di ricerca e a 2 milioni per le attività di innovazione)
4. FORMAZIONE 4.0
Recuperi dal 30% al 60% delle spese:
Per il 2021 viene ampliato l’elenco delle spese ammissibili, che comprende le spese di personale, i costi di esercizio (viaggi, materiali, ecc…), le consulenze.
5. BENI TRADIZIONALI
Recuperi il 10% delle spese con tetto a 2 milioni di euro.
Recuperi fino al 15% per beni funzionali allo smart working.
6. SOFTWARE
Recuperi il 10% delle spese con tetto a 1 milione di euro.